Codice Deontologico

CODICE DEONTOLOGICO E FORME DI TUTELA PROFESSIONALE DELLA ASSOCIAZIONE ARBORICOLTORI denominata AA

Principi generali
Art. 1 Il Codice Deontologico della Associazione Arboricoltori (di seguito denominata AA) ha lo scopo di precisare, secondo un modello etico di comportamento comune e condiviso, i diritti e i doveri dei soci AA nell’esercizio della loro attività professionale nel campo dell’arboricoltura.
Art. 2 Sono tenuti all’osservanza del presente Codice Deontologico (di seguito denominato Codice) tutti i soci AA, nello svolgimento della propria attività professionale, sia tecnica che didattica, che culturale. L’accettazione del Codice è condizione per l’appartenenza all’Associazione.
Art. 3 Il socio è tenuto ad osservare tutti i provvedimenti generali e particolari approvati dall’Assemblea e dal Consiglio Direttivo.

Principi di base
Art. 4 Il socio AA si adopera in tute le sedi per la cultura, la cura ed il rispetto dell’albero e dell’ambiente naturale e per la difusione e l’impiego delle correte pratiche di cura e gestione del patrimonio arboreo, considerando anche l’ipotesi del non intervento.
Art. 5 Il socio AA deve agire sempre con integrità scientifica, diligenza e onestà, riconoscendo gli aspetti interdisciplinari dell’arboricoltura ed eventualmente ricorrendo all’altrui competenza nelle attività professionali che la richiedano o dove queste siano di esclusiva competenza legalmente riconosciuta di figure professionali organizzate in ordini e collegi.
Art. 6 Le tecniche di arboricoltura riconosciute dalla AA sono ovviamente in costante e continuo aggiornamento, conseguentemente a nuovi studi e scoperte o all’introduzione di nuove tecniche o materiali. Un elenco dei testi di riferimento è allegato al presente documento. Questo elenco, necessariamente non esaustivo, sarà in costante aggiornamento, anche su segnalazione dei soci.

Uso dei titoli professionali e sociali
Art. 7 I soci AA possono fregiarsi di tale titolo eventualmente accompagnato dalla certificazione volontaria ottenuta presso EAC e/o ISA (European Tree Worker, Certified Arborist oppure European Tree Technician, Master Arborist o altri titoli di appartenenza a
Ordini o Collegi Professionali.
Art. 8 Il professionista socio AA, che svolge attività in qualità di Arboricoltore, potrà contraddistinguere la propria attività, in ogni documento e rapporto scritto con il cliente, con l’espresso riferimento agli estremi della L. 4/2013 (art. 1, comma 3) ed ha l’obbligo di
informare l’utenza del proprio numero di iscrizione all’associazione (art. 8, comma 2) accompagnato dal logo AA.
Art. 9 L’uso dei titoli derivanti dalle cariche sociali (presidente, vicepresidente, segretario, ecc.) è ammesso:
– all’interno dell’associazione;
– nei comunicati ufficiali dell’associazione;
– quando si rappresenta in veste ufficiale l’associazione;
– nel proprio curriculum vitae.
Art. 10 L’uso improprio dei titoli di cui ai precedenti articoli costituisce infrazione alle presenti norme e porta alle sanzioni disciplinari previste, se del caso anche alla espulsione dalla compagine sociale.

Obblighi professionali
Art. 11 Il rapporto con il committente è di natura contrattuale e deve essere improntato alla massima lealtà e correttezza ed espletato secondo scienza, coscienza e diligenza. Il socio AA deve instaurare un rapporto fiduciario con il committente eseguendo esattamente e diligentemente l’incarico conferitogli. Deve tutelare altresì gli interessi del committente nel miglior modo possibile, purché questo non contrasti con quelli della collettività, dello stesso oggetto di intervento, con la sua professionalità, o con il prestigio della AA.
Art. 12 Nel caso in cui le soluzioni tecniche proposte dal committente e/o imposte da organi di controllo contrastino con le tecniche e le finalità della moderna arboricoltura, il socio dovrà fare ogni possibile opera di sensibilizzazione presso il committente per poterle mettere in atto.
Qualora ciò non sia possibile il socio dovrà darne immediata comunicazione al Consiglio Direttivo, che valuterà se ci sono gli estremi per procedere con un ricorso anche legale a tutela del socio nell’esercizio della sua attività professionale.
Art. 13 Il socio è tenuto al segreto professionale, con speciale riguardo alla riservatezza nei confronti della committenza, salvo che non ottenga espressa autorizzazione alla diffusione, ovvero che i dati non siano già di pubblico dominio. In particolare non deve divulgare a terzi informazioni riguardanti il lavoro proprio e/o di altri soci senza autorizzazione degli interessati compresa la committenza.
Art. 14 Il socio deve astenersi in ogni circostanza da apprezzamenti denigratori nei confronti di un altro socio, in particolare quando ne prosegua opera iniziata ed interrotta.
Art. 15 Il socio in caso di assunzione di un incarico già affidato ad altro socio AA, venendone a conoscenza, deve preventivamente accertarsi presso il collega che non sussistano ancora rapporti relativi a detto incarico.
Art. 16 Il socio AA non deve sottostare ad alcuna forma di pressione che possa condizionare la sua imparzialità, integrità o il suo giudizio professionale.
Art. 17 Il socio AA deve cercare di fornire il più alto livello professionale in ogni situazione o contingenza. Deve inoltre curare costantemente il proprio aggiornamento professionale, come meglio precisato dal Regolamento, per garantire una elevata qualità nello svolgimento dell’incarico affidatogli.

Sportello di riferimento per il cittadino consumatore
Art. 19 – Ai sensi dell’Art. 2, comma 4 della L. 4/13, viene istituito lo “Sportello di riferimento per il cittadino consumatore” (di seguito denominato Sportello) quale forma di garanzia a tutela dell’utente, presso il quale i committenti delle prestazioni professionali possono rivolgersi in caso di contenzioso con i singoli professionisti, ai sensi dell’art. 27-ter del codice del consumo, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, nonché ottenere informazioni relative all’attività professionale in generale e agli standard qualitativi che la AA richiede agli iscritti.

Difesa dei membri
Art. 20 La AA si impegna a difendere e sostenere i soci oggetto di accuse ingiustificate sull’osservanza del presente Codice.
Art. 21 La AA si impegna a difendere e sostenere i soci sottoposti a pressioni e/o condizionamenti da parte del committente e/o datore di lavoro con lo scopo di ostacolare il normale esercizio della loro professione.
Art. 22 Qualora un socio ritenga di promuovere azioni legali contro un altro socio per motivi professionali nell’ambito dell’arboricoltura deve preventivamente informare il Consiglio Direttivo per esplorare la possibilità di dirimere in via pacifica la vertenza sulla base di quanto esposto dallo Statuto, dal Regolamento e dal presente Codice.
Art. 23 Il presente Codice è costituito da 23 articoli.

 

Allegati: elenco di testi di riferimento.
DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008, N. 81 e s.m.i.
J. Mauseth, “Botanica-parte generale”, Idelson-Gnocchi – 2006
C. Longo, G. Marziani, “Biologia delle piante. Forme e funzioni elementari”, UTET – 2005
A. Shigo, “L’arboricoltura moderna – Compendio”, S.I.A. Ed.
Autori vari, “Manuale per tecnici del verde urbano”, Comune di Torino
Alberi e arbusti. Manuale di riconoscimento delle principali specie ornamentali di Ferrari Mario, Medici Danilo –
Edagricole – 2008
Ass.ne Florovivaisti Lombardi, “Piante per il paesaggio e il verde urbano”
Fondazione Minoprio, “Quaderno per la gestione del verde pubblico”, Regione Lombardia –Servizio Tutela
Ambientale e Parchi
Malattie e parassiti delle piante da fore, ornamentali e forestali di Ferrari Mario – Il Sole 24 Ore Edagricole –
2001
Il Divulgatore, “La potatura delle piante ornamentali”, Gennaio 1996
C. Matheck, K. Weber, “La meccanica applicata all’albero”, Il verde editoriale Setembre 2003
C. Matheck, K. Weber, “I Funghi, gli alberi e la decomposizione del legno”, Il verde editoriale Marzo 2002
C. Matheck – H. Breloer, “La stabilità degli alberi”, Il verde editoriale Setembre 1998
A. Vavassori, “Il millepiante tekno”, Edit. Il millepiante Dicembre 2009
P. Alleva, “L’albero e le leggi”, dispensa corso “Arboricoltura a distanza”, Scuola Agraria del Parco di Monza
Pierre Raimbault “La gestione dell’albero in cità” atti seminario Sanremo 1996
Autori vari, “Atti delle Giornate Tecniche ISA Italia 1999”, ISA Italia Ed.
ISA Europe, “Arborist’s certifcation study guide”, (in inglese)
M. Intini, A. Panconesi, C. Parrini, “Malattie delle alberature in ambito urbano”, I.P.A.F. del C.N.R., Edizioni
Studio Leonardo, Firenze
Hainaut Developpement, “Funghi che degradano il legno”, Silvatica Editore
Peter Klug, “La cura dell’albero ornamentale in cità”, Blu Edizioni
F. Schwarze, J. Engels, C. Matheck “Fungal Strategies of Wood Decay in Trees”, Springer-Verlag, Berlin, 2004
R. W. Harris, G. Steinke, J. Clark “Arboriculture: Integrated Management of Landscape Trees, Shrubs, and
Vines”, Prentice Hall
Edward Gilman “Illustrated Guide to Pruning” Cengage Learning
Mirco Tugnoli “ Quanto valgo? Il valore economico degli alberi ornamentali” Quaderni Nemeton Sistemi
Editoriali
Luigi Sani “Valutazione integrata dell’albero. Manuale ad uso pratico per il rilevamento delle
condizioni vegetative, ftosanitarie e di stabilità degli alberi in ambito urbano” Nicomp Laboratorio
Editoriale
Hainaut Developpement, Paolo Pietrobon “Funghi che degradano il legno” Silvatica Editore
Comune di Torino “Regolamento del Verde Pubblico e Privato”
<htp://www.comune.torino.it/regolamenti>
Gruppo Sicuramente Alberi “Manuale delle procedure per la gestione del rischio di caduta alberi nelle aree
verdi estensive” htp://www.isaitalia.org/stabilita-degli-alberi/268-manuale.html
Smiley, Matheny, Lilly: “Valutazione del rischio connesso alla presenza di alberi” manuale ISA-traduzione SIA
Riviste specializzate: Acer, Arbor, Arborist News, Arboriculture and Urban Forestry, Sherwood, Linea Verde.

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